Farmaci, da 11 maggio senza ricetta se urgenti
Da domenica 11 maggio 2008, sarà possibile acquistare medicinali urgenti in farmacia anche se in quel momento si è sprovvisti della necessaria ricetta del medico.
La misura, promossa dal ministero della salute, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dello scorso 12 aprile e diventerà operativa l'11 maggio. In pratica, i farmaci che di solito richiedono la prescrizione medica, potranno essere consegnati subito dal farmacista al paziente nei casi di urgenza. L'obiettivo è "garantire la non interruzione di un trattamento in corso per i casi di patologie croniche ed acute o in occasione di dimissione ospedaliera". L'erogazione di farmaci in questi casi, precisa il ministero, "non avviene a carico del Servizio sanitario nazionale".
Per citare un esempio, nel caso di patologie croniche come diabete, ipertensione, broncopneumopatia, spiega il ministero della Salute, "il farmacista può consegnare il medicinale a condizione che siano disponibili elementi che confermino che il paziente è in trattamento con il farmaco, quali l'esibizione da parte del paziente o della persona che si reca in farmacia in sua vece di uno dei seguenti documenti: un documento rilasciato dall'autorità sanitaria attestante la patologia; un documento originale firmato dal medico attestante la patologia cronica con l'indicazione del farmaco; una ricetta scaduta da non più di trenta giorni". Altre condizioni che consentono al farmacista di poter consegnare il medicinale sono: la presenza nella stessa farmacia di una precedente ricetta o la conoscenza diretta dello stato di salute del paziente da parte del farmacista. In caso invece di patologia acuta che implica la necessità di non interrompere un trattamento, quale ad esempio l'ulteriore assunzione di un antibiotico, il farmacista può consegnare il medicinale a condizione che ci sia la presenza in farmacia di una prescrizione medica rilasciata in una data che faccia presumere che il paziente sia ancora in trattamento con il medicinale richiesto o l'esibizione, da parte del cliente, di una confezione inutilizzabile, ad esempio un flaconcino danneggiato (restano esclusi i medicinali inseriti nelle tabelle delle sostanze stupefacenti). Il farmacista dovrà comunque informare il medico curante e consegnerà al cliente una scheda, da inoltrare al medico, contenente la specificazione del medicinale erogato.
La misura, promossa dal ministero della salute, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dello scorso 12 aprile e diventerà operativa l'11 maggio. In pratica, i farmaci che di solito richiedono la prescrizione medica, potranno essere consegnati subito dal farmacista al paziente nei casi di urgenza. L'obiettivo è "garantire la non interruzione di un trattamento in corso per i casi di patologie croniche ed acute o in occasione di dimissione ospedaliera". L'erogazione di farmaci in questi casi, precisa il ministero, "non avviene a carico del Servizio sanitario nazionale".
Per citare un esempio, nel caso di patologie croniche come diabete, ipertensione, broncopneumopatia, spiega il ministero della Salute, "il farmacista può consegnare il medicinale a condizione che siano disponibili elementi che confermino che il paziente è in trattamento con il farmaco, quali l'esibizione da parte del paziente o della persona che si reca in farmacia in sua vece di uno dei seguenti documenti: un documento rilasciato dall'autorità sanitaria attestante la patologia; un documento originale firmato dal medico attestante la patologia cronica con l'indicazione del farmaco; una ricetta scaduta da non più di trenta giorni". Altre condizioni che consentono al farmacista di poter consegnare il medicinale sono: la presenza nella stessa farmacia di una precedente ricetta o la conoscenza diretta dello stato di salute del paziente da parte del farmacista. In caso invece di patologia acuta che implica la necessità di non interrompere un trattamento, quale ad esempio l'ulteriore assunzione di un antibiotico, il farmacista può consegnare il medicinale a condizione che ci sia la presenza in farmacia di una prescrizione medica rilasciata in una data che faccia presumere che il paziente sia ancora in trattamento con il medicinale richiesto o l'esibizione, da parte del cliente, di una confezione inutilizzabile, ad esempio un flaconcino danneggiato (restano esclusi i medicinali inseriti nelle tabelle delle sostanze stupefacenti). Il farmacista dovrà comunque informare il medico curante e consegnerà al cliente una scheda, da inoltrare al medico, contenente la specificazione del medicinale erogato.